mercoledì 10 giugno 2009

MMMerda!


Io volevo solo fare una sorpresa, avevo preso la decisione giusta. Dovevo solo aspettare il momento più propizio per darne conto agli interessati. Invece no, una maledetta è rimasta incinta e ora tocca a me decidere. Cioè io ho già deciso, devo solo trovare la scusa più ideale per giustificare la mia decisione e per anticipare i tempi! Ma perché le donne rimangono incinte?
Io volevo solo dare una sterzata alla mia vita, fare un paio di dispetti. Così, per “vedere di nascosto l’effetto che fa”. Invece no! E poi dicono che lo bestemmio sempre e lui mi ascolta lo stesso. Si mi ascolta, ma non capisce molto bene, deve essere un po’ sordo.
Adesso è un casino, e devo pure risolvermelo, da solo!
A volte vorrei solo avere tra le mani un ggiovane, uno della nuova generazione. Non saprebbe dirmi un cazzo ma almeno lo gonfierei come un sacco dalla mattina alla sera. Invece non ho sotto le mani nessuno, ho poco tempo per trovare una scusa valida e soprattutto ho molto da fare e poco tempo per farlo.
Ho già cambiato tanto, buttando via le cose vecchie, intendo i vecchi dolori e i vecchi ricordi. Quello è facile, a me riesce alla grande, io non ricordo mai niente, perché non mi piace ricordare. Perché i ricordi fanno male e a me non piace nemmeno star male. Infatti ho dimenticato tutto, tranne quello che non dovevo dimenticare. Il problema è che per quanto elimino i problemi quelli non smettono di rincorrermi e se ne presentano sempre di nuovi.

Per concludere la giornata un cretino, o una cretina non so, si è messo a farmi gli squilli. Ha iniziato a rompere le palle alla mattina e ha finito la sera. Gli ho preso la chiamata una sola volta e non ho avuto neppure il tempo di dirgli quello che penso di lui … o di lei, perché ha buttato giù! A proposito: se stai leggendo questo blog sappi che se scopro chi sei ti dico cosa penso di quei codardi che fanno gli squilli anonimi, dopo che te l’ho detto ti vengo a cercare. Quando ti ho trovato poi vediamo se:

a- inizi ad assumerti le tue responsabilità

b- ti passa la voglia di rompermi i coglioni mentre sono a lavorare.

Queste ultime righe non c’entrano un cazzo con i miei travagli interiori e i miei problemi ma mi sono accorto che è un po’ che non parlo di politica e visto che ci sono state le elezioni europee e le comunali beh, due parole le spendo.
Io non ce l’ho coi froci, non con tutti intendo. Con qualcuno invece porto avanti una battaglia personale: uno gli voglio spaccare la testa con una mazza chiodata (è una delle cose che non dimentico, ho già messo i chiodi nella mazza e la tengo in macchina, che non si sa mai, magari lo incontro, ed è sempre bene farsi trovare pronti), l’altro è Vendola! Ricordati, pirla, che se ci stiamo estinguendo, come i panda, è anche colpa tua e della tua voglia di fare la prima donna (non volevo fare un doppio senso ma mi è venuto benissimo) e questo non dovrebbe farti dormire la notte. Il problema è che secondo me tu dormi benissimo e io sto qui a incazzarmi. Beh vai in culo, col cuore! Non te le meriti la mia incazzatura e la mia disapprovazione.
Infine gli italiani si sentono rappresentati da persone di destra? Bene se li tengano! Io non li ho votati e NON LI RICONOSCO!

giovedì 4 giugno 2009

Dark side

Se guardi a lungo dentro l’abisso anche l’abisso inizierà a guardare dentro di te.

Libri


Posa la penna, piega il foglio, lo infila in una busta. Si alza, prende dal suo baule una scatola di mogano, solleva il coperchio, ci lascia cadere dentro la lettera, aperta e senza indirizzo. Nella scatola ci sono centinaia di buste uguali. Aperte e senza indirizzo.
Ha 38 anni, Bartleboom. Lui pensa che da qualche parte, nel mondo, incontrerà un giorno una donna che, da sempre, è la sua donna. Ogni tanto si rammarica che il destino si ostini a farlo attendere con tanta indelicata tenacia, ma col tempo ha imparato a considerare la cosa con grande serenità. Quasi ogni giorno, ormai da anni, prende la penna in mano e le scrive. Non ha nomi e non ha indirizzi da mettere sulle buste: ma ha una vita da raccontare. E a chi, se non a lei? Lui pensa che quando si incontreranno sarà bello posarle sul grembo una scatola di mogano piena di lettere e dirle

- Ti aspettavo.

Lei aprirà la scatola e lentamente, quando vorrà, leggerà le lettere una ad una e risalendo un chilometrico filo di inchiostro blu si prenderà gli anni – i giorni, gli istanti – che quell’uomo, prima ancora di conoscerla, già le aveva regalato. O forse, più semplicemente, capovolgerà la scatola e attonita davanti a quella buffa nevicata di lettere sorriderà dicendo a quell’uomo

- Tu sei matto.

E per sempre lo amerà.

(A. Baricco “Oceano Mare”)

martedì 2 giugno 2009

Saturday Night Fever

Se c'è una cosa che non sopporto è che nell'unico giorno libero da più di un mese io sia riuscito ad ammalarmi! Non è bastato aver passato la giornata dell'uno a lavorare con la febbre (e a cercare di dormire come un barbone sul tavolo della sala riunioni), no! Il 2 giugno, ultimo giorno di festa prima delle mai tanto sospirate ferie, che otterrò, forse nella secondà metà di agosto, io sono a CASA, CON UN FEBBRRONE DA CAVALLO! Poi dicono uno non dovrebbe bestemmiare Maledetto il cane morto del budello d*********** (autocensurato per eccesso di volgarità).
Ma affinchè che almeno gli altri possano godere ancor meglio di questa meravigliosa giornata di sole caricherò un video divertente (anche perchè se no poi qualche dannato mi dice che questo blog non fa ridere e oggi, essendo malato, mi sento nello spirito giusto per accontentare qualcuno):