giovedì 13 gennaio 2011

mercoledì 12 gennaio 2011

A volte.

A volte penso che mi manchi, a volte penso di parlare troppo quando non devo e di parlare sempre troppo poco, o dire le cose sbagliate quando dovrei dire quello che penso. Mi ero ripromesso di stare attento a quello che dicevo da quando sei uscito dalla mia vita, per dimostrarti di essere diventato grande, per dimostrarti che stranamente cercavo di fare come mi dicevi tu. Ci sono riuscito ma non mi fa bene, almeno non sempre fare la cosa giusta. Avrei bisogno che tu mi dicessi qualcosa, mi dessi un buon consiglio per uscire da questa situazione ma quando vengo a trovarti non ci sei mai o più semplicemente non mi rispondi mai. Sei impegnato, ti capisco e approvo. Sono stato io il primo a dirti di fare la tua vita, ora che puoi, ma con il nuovo anno mi sono reso conto che senza i tuoi consigli è dura. E' ancora più dura pensare che i tuoi consigli non me li dà nessuno. Intendi, gli altri ci provano, ma non è la stessa cosa, te lo assicuro. Quello sguardo rassicurante, quelle parole giuste, che mi rendevano tranquillo, non me le ha dette nessuno, più nessuno. Ce la faccio, tranquillo, vado avanti, a volte sbaglio, a volte faccio giusto, mi organizzo insomma, come tutti, ma perdonami, ogni tanto mi manchi e sento il bisogno di parlarti. Lo faccio davanti a quella che ora è casa tua, sperando che tu stia ascoltando da dietro la porta, e lo faccio qui, dove solo pochi leggono e fortunatante capiscono che non devono dire nulla, lo faccio nella speranza che lo possa leggere pure tu e magari, una volta o l'altra, possa rispondermi.
Beh la mia vita mi chiama di nuovo. La malinconia deve finire in fretta, devo ricominciare a vivere, come tutti i giorni, come sempre d'ora in poi.
Mi raccomando se ti riesce chiama, una volta, una volta sola, per dirmi che andrà tutto bene, che ce la farò. Dopo questo momento di egoismo poi torno a dirti che anche se non chiamerai mai di non dimenticarti di riposare tranquillo e fare sogni sereni.
Ciao