mercoledì 13 ottobre 2010

MASSA. «Troppe e non giustificate incongruenze di bilancio. Per questo il bilancio 2009 non può essere approvato e la Asl 1 di Massa e Carrara deve essere commissariata». È un provvedimento senza precedenti (in Toscana) quello con cui la Regione ha azzerato - ieri sera al termine di una convulsa giornata - i vertici della sanità apuana. La Regione ha individuato le incongruenze nel bilancio grazie al processo di certificazione che in Toscana viene ormai utilizzato di prassi. La verifica sui documenti contabili effettuati da un pool di esperti "terzi", cioè indipendenti, ha consentito di far emergere problemi che erano sfuggiti sia alla stessa azienda, sia al collegio dei revisori dell'Asl, sia alla Conferenza dei sindaci che avevano a suo tempo approvato il bilancio.

Non a caso, in una nota diffusa ieri, il presidente Enrico Rossi dice: «Siamo attenti e rigorosi nei controlli e intercettiamo i problemi, anche quelli di natura più difficile e complessa. Grazie anche al processo di certificazione, in atto anche per l'Asl di Massa e Carrara e già concluso per lo stato patrimoniale, è stato possibile rilevare incongruità contabili nel bilancio dell'azienda sanitaria apuana». Come dire: è in virtù del metodo della certificazione che si è scoperto il problema.

La Regione ha poi chiesto ragione delle "incongruità" al direttore amministrativo dell'Asl apuana Ermanno Giannetti e gli ha chiesto documenti di giustificazione. La documentazione fornita, però, non è stata ritenuta sufficiente e, a questo punto, la Regione ha dichiarato di non poter approvare il bilancio. Generando un terremoto. Il direttore amministrativo ha presentato le sue dimissioni al direttore generale Antonio Delvino. A sua volta, Delvino, ha revocato in autotutela il bilancio e con una lettera all'assessore regionale alla Salute Daniela Scaramuccia ha rassegnato le sue dimissioni. Nel corso della giornata, sono arrivate anche le dimissioni del direttore sanitario Andrea Macuzzi e della direttrice dei Servizi sociali Raffaella Barbieri.
Tremila dipendenti, 300 milioni di euro di "fatturato" (la più grande azienda della provincia), l'Asl 1 di Massa Carrara sembrava un'azienda più o meno in linea (per quanto riguarda spese, conti ed efficienza) con le altre Asl toscane. Ma negli ultimi mesi era scattato l'allarme dei mancati pagamenti a fornitori e strutture convenzionate. Fatture da saldare per quasi 20 milioni di euro e tante preoccupazioni di Cgil, Cisl e Uil. Solo un problema di "cassa" aveva provato a spiegare l'Asl. Probabilmente, invece, un segnale del terremoto che stava per travolgere la sanità locale.

E ora arriva il commissario straordinario. Anzi si tratta di una commissaria: Maria Teresa De Lauretis, direttore generale della Asl 5 di Pisa che sarà affiancata da Niccolò Persiani, consulente della Regione sulle tematiche della certificazione dei bilanci. La dottoressa De Lauretis, nominata da Rossi su proposta dell'assessore alla Salute Daniela Scaramuccia, sarà al lavoro già da oggi e il suo incarico durerà fino al 31 dicembre. (da http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2010/10/12/)

Ora mi chiedo: qualcosa di sbagliato doveva esserci, qualcuno sapeva, qualcuno sembra aver pagato, ma sarà vero? avranno pagato davvero e davvero tutti? La purga sarà completa e totale o sarà il solito fuoco di paglia?
Io spero nella prima ma credo nella seconda ipotesi.
Spero che questo non sia l'inzio della fine ma la speranza per un domani migliore che ci porti ad avere una sanità migliore, meno soggetta a giochi politici, che sia servizio vero ai cittadini e che verrà gestita da persone che meritano e sono in grado di gestirla: cadere per rialzarsi ecco. Sarà solo il tempo a dirlo ma io sono un pessimista e credo che sarà solo un fuoco di paglia, appena passata la tempesta tutto rinizierà come prima, magari peggio di prima!