venerdì 13 agosto 2010

chistraccazosenefottenews,ill ritorno!

Da Libero.it una news imperdibile(ahahahahahah):


"Una sorellina per Nathan"
Elisabetta c'ha preso gusto
Notizia del 12 agosto 2010 - 11:30
La Gregoraci vorrebbe avere presto una bambina e racconta di quanto è tenero papà Briatore: «Non l'ha mai addormentato e nemmeno si è cimentato nel cambio del pannolino, ma spesso gioca con lui»



Innamoratissima del suo bambino Elisabetta Greogoraci, nel suo ruolo di mamma ci si trova benissimo e non vede l'ora di fare il bis. «Al mio bambino - ha raccontato a Gente - non voglio far mancare nulla e presto vorrei dargli una sorellina». «Flavio mi chiedeva da tempo un figlio, io ho sempre voluto aspettare. Adesso mi sono quasi pentita». Intanto la sua estate la passa a prendersi cura di Nathan Falco: «Flavio non l'ha mai addormentato e nemmeno si è cimentato nel cambio del pannolino, ma spesso gioca con lui e, soprattutto, gli parla, gli racconta le cose che faranno insieme. È un papà molto orgoglioso».

Orgoglioso e «molto tenero. Dice sempre: "Com'è bello il mio Falco", quando il piccolo ride. Quelle poche volte che piange, invece, dice che diventa "tutto Gregoraci". E mi commuove quando, guardandomi, mi ringrazia per il figlio che gli ho dato ». Lei ne è fiera e innamorata, «così innamorata» che quasi si è pentita di non averlo avuto prima. «Non vorrei lasciarlo da solo. Mi piacerebbe dargli una sorellina: i piccoli avvertono la mancanza di una compagnia».

La Gregoraci è anche molto gelosa però: «Adesso che è tra le mie braccia e sento che è mio e lo sarà per sempre, mi accorgo di come sia cambiata la vita. Ora, ogni decisione ruota attorno a lui. È talmente buono, dolce (ha quattro mesi, ndr), che trasmette una serenità unica. Se penso che prima o poi arriverà con una fidanzatina... Io spero che prenda dal padre, e che si sposi tardi, così resta a casa con noi ».

Dal canto suo Flavio aveva già raccontato a Chi le gioie della paternità: «Essere padre è una scoperta quasi quotidiana; più i giorni passano, più vedo delle cose nuove e ritrovo delle somiglianze. Adesso mio figlio riconosce le voci, scruta intorno a sè, guarda tutto e tutti con curiosità. Un figlio non l'avrei fatto prima. Le cose sono capitate al momento giusto. Prima dovevo lavorare, fare altro. Ora sono entusiasta».

Senza questa notizia non si poteva vivere ecco!

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