mercoledì 20 maggio 2009

Le cose che non sopporto (versione 1)



I fascisti al governo.
Quelli che ti dicono “che ti duri!” e che si incazzano pure quando gli rispondi “Ah!Dio mè***!”
Quelli che fanno operazioni di consolidamento debiti e un mese dopo tornano a chiederti soldi.
Quelli che dicono “mio figlio è tanto intelligente e tanto bravo ma i professori e gli altri non lo capiscono” (sospiro).
Quelli che passano la loro vita su Facebook.
Quelli che dicono che il papa non è solo un vecchio nazista.
Quelli che dicono “il tuo anello è da finocchio, toglietelo”.
Quelli che vogliono che tutti gli immigrati tornino al loro paese.
Quelli che dicono che “gli italiani sono brava gente” ( o un popolo di risparmiatori).
Quelli che dicono che i rumeni rubano e violentano le donne e che le rumene sono tutte troie.
Quelli che dicono neri e non negri perché è politicamente scorretto.
Quelli che vogliono il ritorno all’energia nucleare.
Quelle che dicono voglio donare a te la mia verginità.
Quelli che dicono che i morti sono tutti uguali e meritano tutti uguale rispetto.
I bambini che si mettono a giocare (chiassosamente) nel punto esatto in cui tu ti sei appena seduto cercando silenzio.
I genitori che si incazzano quando prendi a calci nel culo i suddetti bambini.
I cori russi, la musica finto rock, la new wave italiana e anche la nera Africa.
Quelli che dicono che i comunisti sono estinti (come i panda).
Quelli che “non è un problema mio” (a volte l’ho detto anche io … sigh!).
Quelli che spendono 50 cent per andare a pisciare in un cesso a pagamento quando potrebbero utilizzare un comodo albero.
Quelli che ti vomitano sui piedi.
Quelli che dicono che le donne son tutte troie.
Quelli che ti dicono che fare un mutuo serve a costruirsi basi solide per il futuro.
Quelli che dicono che le donne dovrebbero saper fare da mangiare, pulire, tenere in ordine la casa.
Le pubblicità del Mulino Bianco.
Quelli che vanno in macchina ai 40 km\h e vicino alle curve frenano pure.
Quelli che conosci e dopo 2 minuti ti raccontano le loro avventure sessuali con dovizia di particolari.
Quelli si mettono quei cappelli di merda con la visiera.
Quelli che ti attaccano discorso mentre tu stai leggendo e ti raccontano cose di cui a te non te ne frega un cazzo, te infili la testa nel libro e loro insistono.
Non sopporto di non poter brandire liberamente una mazza.
Questo lavoro di merda.
Il primo bottone della camicia allacciato, anche d’agosto.
Quelli che non sopportano i maniaci sessuali ( quindi anche me).
Quelle che gli fanno schifo i feticisti e la posizione del martello pneumatico perché, dicono, che fa venire il torcicollo.
Quelli che vanno alla messa, escono, vanno a prendere l’aperitivo e raccontano di quanto è brava, bella e fedele la loro moglie dopo aver passato il sabato sera a troie.
Le mogli di quelli di prima che, dopo la messa, tra loro, davanti al bar, mentre i mariti prendono gli aperitivi, raccontano di quanto siano felici della loro bella famiglia (razzista), delle loro partite a bridge, di quanto diverrà importante per la comunità il loro circolo “come bruciare un negro senza rovinare la messa in piega e la manicure” ma la sera prima, mentre il marito era a troje (ma bianche!), hanno preso km e km di uccello nero fino allo svenimento.
Quelle che fondono i vibratori.
Quelli che dicono: “mio figlio sarebbe intelligente se si applicasse almeno un po’!” e si incazzano se gli rispondi: “delle due l’una: se fosse intelligente si applicherebbe, se non si applica è perché è scemo o perché da piccolo non lo avete picchiato abbastanza forte sulla testa”.
Quelle che non gli piace l’ingoio (dicono!).
Gasparri e La Russa.
Quelle che si ubriacano, si fanno tramortire a colpi di pisello, e il giorno dopo piangono perché sono dispiaciute di aver tradito il fidanzato ( … che è tanto bravo!).
Quelli che mi dicono "cazzo ti traferisci a fare, un lavoro così lo trovavi anche qui!" (se lo volevo qui lo cercavo qui no?)
Il fatto che, a Barcellona, uno che non hai mai visto ti chieda: “Italiani? Si? come sta il papa?” E dopo una bella risata aggiunga: “grazie a Dio sono ateo! Capito?” e ti guarda pure strano quando gli rispondi: “e pure scemo! Infatti io mica ti ho chiesto come sta Franco?...è morto? Beh grazie a Lenin io sono comunista!” (ndr lungi da me voler difendere Benny 4x4, mi da solo fastidio che, siccome in Italia c’è il papa e viviamo in una repubblica filoguidata dal Vaticano, allora siamo tutti cattolici).
Quelli che ti dicono “ah Italiani pizza, mandolino, mamma, mafia e Berlusconi!”.
Non sopporto … me che continuo a tagliarmi le braccia per ricordarmi promesse fatte e che potrei evitare di farmi, tanto se non le mantengo io ci pensano gli altri. Non tanto perché ci rimango male tutte le volte quando capisco che potevo anche evitare di tagliarmi, quanto perché i tagli fanno male, dopo rimane il segno e tutti ti spaccano le scatole perché credono che ti volevi suicidare.

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