martedì 5 maggio 2009

Un amico capisce

Esci con una ragazza.

L’amico ti guarda come dire bravo ragazzo, rifatti una vita, ricomincia a correre, te lo meriti.

Sempre lui tre giorni dopo ti vede e chiede come ti è andata.

“Ci siamo lasciati.”

“Perché?”

“Ora ti racconto. Ci siamo visti in un bar. Lei mi ha detto che è fidanzata.”

“È per quello l’hai lasciata?”

“No, no, non per quello. Figurati che dopo mezz’ora ci siamo chiusi nel cesso e abbiamo fatto sesso”.

“Quindi lei ha lasciato il suo fidanzato?”

“No.”

“Allora tu l’hai lasciata?”

“No, fammi finire. Ci siamo visti il giorno dopo, mentre il suo ragazzo era al lavoro. Abbiamo passato il pomeriggio a fare sesso. Dopo la seconda volta abbiamo dovuto parlare e lei ha iniziato a raccontare che ci sono troppi rumeni in giro, che sono tutti criminali, che ci vorrebbero le ronde per proteggere la brava gente … sempre le solite cazzate-”

“E allora tu l’hai lasciata?”

“No, perché? Mica sono costretto a parlarle. Solo che per farla stare zitta ho dovuto trovare un modo di riempirle la bocca … . Dopo quello, prima che ricominciasse a parlare, e visto che io avevo bisogno di un periodo di recupero (almeno tre giorni) abbiamo deciso di andare a mangiare qualcosa. Ci siamo avviati verso un bar.”

“Ho capito! L’hai lasciata perché ti ha chiesto di pagare il conto e te non vuoi mantenere nessuno!”.

“No, no, non è per quello! È una tipa piena di soldi, figurati, suo babbo ha una ditta che costruisce ville, sua madre è medico. Anzi ha pagato lei, pure in anticipo!”

“Ma cazzo, hai incontrato una figa, puttana nell’anima, mediamente stupida, piena di soldi … perché cazzo l’hai lasciata?”

“Mi avessi lasciato finire … mangiamo e parliamo del più e del meno, ad un certo punto alzo gli occhi, vedo il tramonto dalla vetrata alle sue spalle, i suoi occhi in risalto con la luce del tramonto, le sue labbra che brillano …”

“Un momento perfetto!”

“Eh si! Peccato che a un certo punto mi sorride e vedo che le è rimasto incastrato tra i suoi denti un pezzo d’insalata che pareva un’aiuola del comune! È a quel punto che l’ho lasciata! Una cosa del genere non si può vedere! No, non ci si può passare sopra!”

“… Ti capisco!”

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